Nome del volontario:

ORLANDINI OTTORINO

Nome di battaglia:
Luogo di nascita:
Lorenzana (Pisa)
Appartenenza politica:
Antifascista
Battaglione/Brigata:
Colonna Ascaso (Colonna italiana "Rosselli"), 26° Divisione (120° Brigata mista, 1° battaglione Matteotti), XII Brigata internazionale (Brigata Garibaldi, 2° battaglione, compagnia mitraglieri)
Campo di internamento:
Argeles, Collioure, Gurs, S. Cyprien
Professione:
Commerciante
Biografia:
Nato a Lorenzana PI il 12/9/1896 figlio di Sabatino e Maria Baragatti. Si trasferisce con la famiglia a Scandicci (fraz. Mosciano) all'età di sette anni (nel 1903). Studia nel seminario di Firenze dai 12 anni fino alla chiamata alle armi nel 1915. Combatte nella prima guerra mondiale raggiungendo il grado di tenente di complemento. Congedato, abbandona la vita ecclesiastica, consegue la licenza liceale e si iscrive al Partito popolare nel 1918, dirigendo nel 1920 il circolo cattolico di Mosciano e diventando segretario della Federazione contadini di Borgo S. Lorenzo. Espatriato clandestinamente nel 1926, si stabilisce a Malijai (Basse Alpi), dove per un certo tempo fa il gelataio. Viene iscritto in Rubrica di frontiera e Bollettino delle ricerche (schedina 0286) per attività antifascista in Francia (dove è iscritto alla LIDU). In seguito all'espulsione dalla Francia per le denunce dei numerosi creditori il 20/5/1935, rientra in Italia e viene diffidato. Arrestato alla frontiera di Ventimiglia il 6/7/1935, mentre cerca di espatriare clandestinamente, viene tradotto a Pisa e quindi a Firenze. Nell'ottobre viene rilasciato, ammonito come antifascista pericoloso e munito di foglio di via per Scandicci. Il 27/10/1935 è nuovamente arrestato in frazione Bassaré di Olivetta S. Michele dalla Milizia confinaria per tentato espatrio clandestino e viene condannato a 3 mesi di carcere. Nel luglio 1936 gli viene concesso il passaporto per la Francia (per permettergli il ricongiungimento con la moglie, residente a Malijai) e nell'agosto 1936 transita per il valico di Ventimiglia. Arrestato in Francia, viene tradotto alla frontiera spagnola e il 27/9/1936 raggiunge Barcellona e si arruola nella Colonna italiana con cui combatte in Aragona. La sua nomina ad ufficiale oppone Carlo Rosselli alla maggioranza anarchica della Colonna e porta il 6/12/1936 alle dimissioni di Rosselli dal comando, all'uscita dei giellisti, dei repubblicani e dei comunisti dalla formazione e alla nascita del Battaglione Matteotti. Col Battaglione Matteotti e in seguito con la Brigata Garibaldi, combatte a Monte Pelato, ad Almudevar, in Estremadura e sull'Ebro. Il 4/5/1937 è nominato comandante di compagnia della Brigata Garibaldi (2° Battaglione, Compagnia Mitraglieri). Nel novembre 1938 è arrestato per "aver promosso con altri provocatori rimasti sconosciuti l'arruolamento di volontari destinati a operazioni di sbarco nelle isole Baleari, ma venne fatto evadere da complici esterni". Rientrato in Francia nel febbraio 1939, è internato ad Argeles e, giudicato di comportamento estremista, trasferito come misura punitiva a Collioure, in seguito a Gurs. Inoltre, secondo un documento reperito nell'archivio dipartimentale dei Pirenei orientali, Orlandini (Ottorino Baragat Orlandino) sarebbe evaso dal Campo di Saint Cyprien, il 18/10/1939. In seguito ha preso parte alla Resistenza francese nella regione parigina. Rientrato in Italia dopo il 25/7/1943, si iscrive al Partito d'azione e prende parte alla Resistenza, svolgendo un ruolo di primo piano nella nascita della formazione Giustizia e Libertà nel Mugello e partecipando al comando militare della stessa zona. Arrestato dai nazifascisti, è consegnato alla Banda Carità ma riesce a fuggire e partecipa alla Liberazione di Firenze. In seguito allo scioglimento del Partito d'azione, si iscrive alla Democrazia cristiana. Deceduto nel dopoguerra a Firenze il 19/1/1971.
Note:
L'Aicvas ne indica l'appartenenza politica come pseudo cattolico
Fonti:
La Spagna nel nostro cuore, 1936-1939. Tre anni di storia da non dimenticare, AICVAS, Milano, 1996 //Aicvas // Basi D., La partecipazione degli antifascisti toscani alla guerra civile di Spagna (1936-1939), relatore Gallerano N., Tesi di laurea non pubblicata, Università degli Studi di Siena, Facoltà di Lettere e Filosofia (Corso di Laurea in Lettere Moderne), A.A. 1993-1994// Lopez A., La Colonna Italiana, Quaderno Aicvas n. 5, Roma, 1985 // Antifascisti nel Casellario Politico Centrale, a cura di Dal Pont A., ANPPIA, Roma, 1988-1995, 19 voll. // Calandrone G., La Spagna brucia, Editori Riuniti, Roma, 1974 // Isrt (fondo ANPI) // Tuban G., Les séquestrés de Collioure. Un camp disciplinaire au chateau royal en 1939, Editions Mare nostrum, Perpignan, 2003. // Bucci F., Bugiani R., Carolini S., Tozzi A., Gli antifascisti grossetani nella guerra civile spagnola, La Ginestra, Follonica, 2000. // ACS CPC // Cecchetti F., Edizione e critica delle memorie di Ottorino Orlandini, tesi di laurea non pubblicata, relatore prof. Battini M., Università degli Studi di Pisa, Corso di laurea in Storia e Civiltà, a.a. 2007-2008 // Piancastell B., Giustizia e Libertà" nel Mugello: la 2a Brigata Carlo Rosselli, Roma, FIAP, 1986 // Biagioni M., Scarpe rotte eppur bisogna andar: fatti e persone della Resistenza in Mugello e Val di Sieve, Firenze : Pagnini e Martinelli, stampa 2004 // Archives départementales des Pyrénées orientales