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BELLUCCI RAFFAELLO detto “FRANCO NELLO”o “ALIGI”
Nato il 25 aprile 1904 a Orbetello (GR) da Felice e Cardosa Antonia. In possesso di licenza di scuola tecnica, a Grosseto lavora come impiegato o scrivano. Emigra in Francia nel 1931, con un regolare passaporto, e si reca presso il compagno Primo Wongher (un repubblicano di Porto S. Stefano) a Pointe Allegre. Torna a Grosseto nell'aprile del 1932, è arrestato immediatamente per attività antifascista all’estero, ma viene rilasciato dopo pochi giorni per assenza di prove di colpevolezza. Torna in Francia nella primavera del 1934 e si stabilisce a Nizza, dove frequenta gli ambienti antifascisti italiani: nel settembre 1934 assiste alla conferenza di Francesco Volterra nella Sala della Fratellanza di Nizza, insieme con Duilio Balduini Si reca a Firenze clandestinamente nell’aprile del 1935 per incontrare alcuni antifascisti, quindi passa a Grosseto per far visita ai familiari. Torna a Nizza nel giugno e trova impiego come rappresentante di concimi chimici. A Nizza Bellucci si iscrive al PCI e partecipa alla campagna contro la guerra d'Abissinia e, il 6 ottobre 1936, la Divisione polizia politica lo segnala (sotto lo pseudonimo di Franco Nello) per l'intensa propaganda svolta a favore del fronte unico; l’intercettazione di una lettera (in cui Bellucci, firmandosi Aligi, riferisce del Benci) diretta a Giuseppe Scopetani ne conferma, in effetti, la presenza a Nizza nell’ottobre 1936. Il 19 dicembre dello stesso anno la Questura di Grosseto lo segnala come sovversivo residente in Spagna, da arrestare previa perquisizione; il 31 successivo la Prefettura di Grosseto lo scheda nel Mod. A come sovversivo e conferma, nel Mod. B, che si trova in Spagna arruolato nelle milizie rosse. Nel dicembre 1936, Bellucci viene così iscritto in Rubrica di frontiera e nel Bollettino ricerche per il provvedimento di arresto, con riproduzione della fotografia (è descritto come “di alta statura, bruno pallido, capelli neri, occhi castani, viso lungo, macchia al collo”). Nel novembre 1937, però, è segnalato come segretario regionale dell'UPI (Unione Popolare Italiana) a Nizza, segnalazione confermata dalla Questura di Grosseto il 31 marzo 1938 (in base alle informazioni fornite dal Commissariato di PS di Orbetello sul repubblicano “simpatizzante per il comunismo”). Forse la segnalazione della sua presenza in Spagna potrebbe essere il frutto della confusione fra lui ed Etrusco Benci (come anche la segnalazione dell'internamento nei campi francesi nel 1939). Frutto della confusione con l'omonimo Raffaello Bellucci di Firenze, invece, è sicuramente la segnalazione da parte della Divisione Polizia Politica della sua presenza a Parigi, della naturalizzazione francese e della richiesta “di combattere nell'esercito francese” nel 1940. Segnalato più volte a Nizza fra il 1940 e il 1942, è arrestato a Mentone il 21 aprile 1943 e tradotto a Grosseto, dove viene interrogato il 2 giugno 1943: nega di essersi arruolato in Spagna e viene rilasciato il 2 agosto successivo. Insieme con Aristeo Banchi, Tullio Mazzoncini, Antonio Mocci e Giuseppe Scopetani, fonda a Campo Spillo nel settembre 1943 il primo comitato per la lotta partigiana della provincia di Grosseto ed è segretario della sezione locale del Partito. Nominato nel 1946 Segretario della Federazione comunista di Grosseto, mantiene l’incarico fino all’ottobre 1947 quando è eletto deputato.
Fonti: AA.VV.,
1943-1945, la Liberazione in Toscana : la storia, la memoria, Pagnini
AICCRE, Firenze, 1994
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