SERNI EGISTO
detto GINO (nel 1928 a Lyon sotto il nome di SERARLI)

 

Nato il 29 maggio 1897 a Bolgheri (LI) (secondo il DBAI a Castagneto Carducci) da Pietro, commerciante di legnami, di idee conservatrici, e Delia (o Dalia) Moretti. Frequenta le elementari. Venuto in contatto con alcuni rivoluzionari, aderisce in giovane età al movimento anarchico. A sedici anni si imbarca su una nave a vapore che lo porta in Inghilterra e negli Stati Uniti. Nel 1916 è richiamato alle armi e presta servizio nella marina militare italiana. Tornato alla vita civile è a Roma, dove è assunto nello studio di un avvocato di idee sovversive, frequenta gli anarchici, i socialisti rivoluzionari e i comunisti e collabora all'organizzazione degli Arditi del popolo. Nel dicembre 1921 è a Grosseto dove assume la carica di segretario dei gruppi anarchici Germinal e Pietro Gori, collabora con il giornale sindacalista di Piombino “Il martello” e con il quotidiano anarchico “Umanità nova” e si dà da fare per creare una Camera del Lavoro. Di nuovo a Roma nel giugno 1922 è arrestato il 19 agosto come ardito del popolo: il Questore di Roma informa dell'arresto il collega di Grosseto precisando che Serni, domiciliato Poggio Isola d'Elba, si è trasferito a Grosseto dal 9 dicembre 1921 e possiede un libretto di immatricolazione della Marina mercantile del compartimento di Portoferraio alterato nella fotografia; il 31 agosto 1922 la Questura di Roma informa il Ministero dell'Interno che Serni è segnalato anche a Pisa, Livorno, Pistoia e Bologna. Rimandato con foglio di via obbligatorio a Bolgheri nel settembre 1922, Serni dimora per qualche tempo a Poggio di Marciana nell'isola d'Elba presso i familiari. Nella seconda metà del 1923 (in seguito ai contrasti col padre e il fratello, fascisti dichiarati) varca clandestinamente le Alpi e si stabilisce ad Aubagne, presso Marsiglia. Nel 1924 è a Parigi e poi a Lyon, dove dal 1924 al 1926 diffonde la rivista malatestiana “Pensiero e volontà” e il “Libero accordo”. Tale attività di propaganda mette in allarme le forze di polizia fasciste: il 26 aprile 1927 il Consolato generale di Lyon lo segnala e il 10 luglio anche la Prefettura di Livorno riferisce su di lui; il 16 aprile 1928 una delle sue fotografie viene riprodotta in 10 copie dalla Scuola superiore di polizia per favorire le ricerche, dato che nel solo anno in corso è segnalato a Lyon, Marsiglia e Nizza. Sembra avere contatti a partire dal 1929 con Camillo Berneri, Masini Arturo e Ghini Silvio, forse a Bourg de Thizy (Bouche du Rhône), dove risiede e lavora in uno stabilimento tessile; nel 1930, invece, lavora in un'officina di Montagny (Savoie). Il 23 settembre 1929 la Divisione di polizia politica, in una lettera “riservatissima”, scrive che il suo nome figura in un elenco di individui con i quali Camillo Berneri avrebbe rapporti e il 18 settembre le stesse fonti riferiscono dei suoi contatti con Masini Arturo e Ghini Silvio. Nel gennaio 1930, quindi, il Ministero dell'Interno ordina ai prefetti di disporre severe misure di sorveglianza per rintracciare, fermare e perquisire Egisto Serni e altri sovversivi segnalati in relazione con l'anarchico Berneri e nell’aprile lo iscrive nel Bollettino delle ricerche (scheda 2412) e nella Rubrica di frontiera (n. 12461) come anarchico pericoloso da arrestare. Il 16 aprile 1931 il Consolato di Lyon riferisce che Serni ha lasciato Bourg de Thizy da un anno e che si è stabilito a Roanne (Loire), dove è amico intimo del pericoloso anarchico Bruno Alpini. Nel maggio 1934, invece, abita a Chateau de Bossuet-Riorges (Loire), poi torna a Roane, ma già nel 1935 si sposta a Saint-Etienne (Loire), cercando di far perdere le proprie tracce (e, in effetti, alle spie fasciste sembra abitare a Parigi insieme con Italo Ragni). Nel settembre 1935 è arrestato a Saint Etienne per contravvenzione del decreto di espulsione, ma in ottobre è rimesso in libertà e autorizzato a rimanere in Francia grazie all’intervento della LIDU, del sindaco della città e dei giornali di sinistra. Nel 1936, dopo essere stato rilasciato, riprende l'attività politica e nell'estate del 1937 (secondo il DBAI nell’estate del 1936 tramite Perpignan) valica i Pirenei e raggiunge Barcellona, dove si arruola nella Colonna italiana Rosselli, prendendo parte ai combattimenti di Monte Pelato, Tardienta e Almudevar. Il 15 febbraio 1938 (secondo il DBAI nel febbraio 1937) fa ritorno in Francia ma al valico di Cerberes è arrestato dalla polizia francese, ma viene poi rilasciato (e la spia fascista n. 235 segnala, quasi contemporaneamente, arresto e rilascio). In luglio Serni abita a Saint Etienne, dove nel 1939 riprende la propaganda antifascista e, alla caduta dell Francia, prende parte alla Resistenza. Nel dopoguerra è membro dei gruppi anarchici di Lyon e di Saint Etienne, si occupa della divulgazione dell'esperanto e collabora (fino al principio degli anni Ottanta) al periodico libertario “L'homme libre fils de la terre”.

 

 

Fonti:
ACS CPC
ACS Div.Pol.Pol.

AA.VV., Dizionario biografico degli anarchici italiani, Volume Secondo I-Z, BFS Edizioni, Pisa, 2004
Bucci F., Carolini S., Gregori C. e Piermaria G., "il Rosso", "il Lupo" e "Lillo". Gli antifascisti livornesi nella guerra civile spagnola, La Ginestra, Follonica, 2009
Bucci Fausto et alii, Gli antifascisti grossetani nella guerra civile spagnola, La Ginestra, Follonica, 2000.