Nome del volontario:

BARDINI VITTORIO

Nome di battaglia:
Luogo di nascita:
Sovicille (Siena)
Appartenenza politica:
Comunista
Battaglione/Brigata:
Artiglieria internazionale (batteria A. Gramsci), Artiglieria internazionale (gruppo Skoda), 'XII Brigata internazionale (Brigata Garibaldi)
Campo di internamento:
S. Cyprien, Gurs, Vernet
Professione:
Muratore
Biografia:
Nato a Sovicille SI il 15/9/1903 da Gaetano Bardini, minatore, e Annunziata Bernardini. Ha una formazione operaia, lavorando fin dal 1915 in una fornace di laterizi e successivamente come manovale edile e muratore. Attivo nel primo dopoguerra, nel 1918 si iscrive al sindacato edili di Siena, nel 1919 nel Circolo giovanile socialista e nel 1921 è nelle organizzazioni della Gioventù socialista. Nel 1921 è tra i fondatori del PCI di Siena ed entra a far parte del gruppo dirigente provinciale del partito. Arrestato nel 1921 in seguito agli scontri intorno alla Casa del Popolo di Siena, subisce da allora continui arresti e persecuzioni a causa dei quali ripara a Roma, presso un fratello. Tornato a Siena, subisce un nuovo arresto nel 1927 ed è trasferito in carcere ad Ancona. E' condannato nel 1928 a 8 anni di carcere dal Tribunale Speciale per la sua attività politica, ma viene rilasciato per l'amnistia del 1932. Tornato a Siena, nel 1934 è nuovamente fermato e assegnato al confino di polizia. Nel 1935, per sfuggire al confino, espatria clandestinamente recandosi in Svizzera e in Francia, a Parigi. Frequenta per un anno la Scuola internazionale di partito a Mosca, quindi giunge in Spagna alla fine del 1936, transitando da Perpignan. Arrivato a Barcellona, è trasferito ad Albacete, dove si arruola il 20/11/1936 come tenente e commissario politico della batteria Antonio Gramsci e della Brigata Garibaldi (per un totale di 28 mesi). Combatte a Teruel nel dicembre 1936, quindi è al fronte del sud (Cordoba, Granada, Porcuna) e a Guadalajara. Combatte anche sul fronte di Madrid (Guadarrama, Villanueva del Pardillo, Villanueva della Canada, Brunete, Telegrafo). Partecipa ai corsi per ufficiali tenuti da tecnici sovietici presso Huesca alla fine del 1937. Nella primavera del 1938 è di nuovo sul fronte come commissario politico del gruppo Skoda, nel Levante, e combatte a Caspe, Iglesiola, S. Secunto; quindi, su proposta di Longo, è trasferito a Madrid alla redazione in lingua italiana della radio di Aranjuez. Alla fine del 1938 è nel campo di smobilitazione di Valencia e da qui è imbarcato su un piroscafo diretto a Barcellona, dove è aiutante del Comando del centro italiano per la smobilitazione. Esce dalla Spagna passando a piedi da Figueras e da La Jonquera ed è internato il 9/2/1939 a S. Cyprien, Gurs e Vernet (sezione B, baracca 7 o 8) dal 5/6/1940 al 1941. Dal campo di Vernet, in cui la sua condotta è dichiarata buona, invia il 22/7/1941 una lettera alla Delegazione italiana per il rimpatrio di Tolosa, in cui, a causa delle precarie condizioni di salute (in conseguenza di una lesione polmonare, che però viene esclusa dal medico del campo) chiede di essere rimpatriato. Tradotto in Italia il 23/9/1941 da Mentone (Alpes Maritimes) è confinato a Ponza e a Ventotene nel 1942 per 5 anni (è direttore della mensa ammalati), liberato nell'agosto 1943. Rientrato a Siena, è a Firenze come responsabile del lavoro militare della Federazione comunista, quindi a Milano come responsabile del Comitato militare del PCI per la Lombardia, comandante della III brigata GAP. Il 18/2/1944 è arrestato dai nazisti, incarcerato a S. Vittore e torturato. Trasferito a Fossoli nell'aprile 1944, è deportato a Mauthausen nel giugno e lavora nelle officine delle eliche per i Messerschmidt 109 e come facchino dal campo ammalati all'intendenza centrale. Nel 1945 è nel Comitato italiano di direzione del campo liberato e si assume la responsabilità dell'evacuazione degli italiani da Mauthausen, riportandoli in patria con un viaggio avventuroso (transitano per Linz, Salisburgo, Monaco, Costanza e Innsbruck prima di arrivare a Milano). Nel dopoguerra a Siena diviene segretario della Federazione comunista, Presidente dell'associazione provinciale dei reduci e consultore nazionale. Nel gennaio 1946 è eletto nel Comitato centrale del PCI (dal 9° al 12° congresso è nella Commissione centrale di controllo). Nel 1946 è eletto nel Consiglio comunale di Siena, nel 1948 è nominato Segretario regionale per la Toscana, dal 1951 al 1957 è consigliere comunale di Firenze e dal 1960 nuovamente consigliere comunale di Siena. Deputato alla Costituente, deputato per il Pci nel 1953, 1958 e 1963 e senatore di diritto. Morto il 30/5/1985.
Note:
Fonti:
Isrt (fondo ANPI) // Antifascisti nel Casellario Politico Centrale, a cura di Dal Pont A., ANPPIA, Roma, 1988-1995, 19 voll. // Basi D., La partecipazione degli antifascisti toscani alla guerra civile di Spagna (1936-1939), relatore Gallerano N., Tesi di laurea non pubblicata, Università degli Studi di Siena, Facoltà di Lettere e Filosofia (Corso di Laurea in Lettere Moderne), A.A. 1993-1994// La Spagna nel nostro cuore, 1936-1939. Tre anni di storia da non dimenticare, AICVAS, Milano, 1996 // Bardini V., Storia di un comunista, Guaraldi, Firenze, 1977 // Lopez A., L'antifascismo meridionale nella guerra di Spagna. Dalla Spagna al confino, Quaderno AICVAS n.2, Roma, 1982 // Lopez A., Dalla Spagna alla Resistenza in Europa in Italia ai campi di sterminio, Quaderno Aicvas n. 3, Roma, 1983 // Dal Pont A., Carolini S., L’Italia al confino 1926-1943, ANPPIA, La Pietra, 1983 // ACS CPC // Calandrone G., La Spagna brucia, Editori Riuniti, Roma, 1974 // Longo L., Le Brigate internazionali in Spagna, Editori riuniti, Roma, 1956 // SIUSA, archivi di personalità // Il Movimento Operaio. Dizionario biografico. Vol. 1-5, a cura di Andreucci A. e Detti T., Editori Riuniti, 1979 // Republica Italiana. 50 anni di Parlamento, governi, istituzioni. 1948-1998, a cura di INI (Istituto Nazionale dell'informazione) Roma, La Navicella, 2000 // / Volpato M., Oberdan Chiesa, Comune di Rosignano Marittimo, Cantini/Grafiche, 1983 // Archive Départementale de l'Ariège (Foix)