Nome del volontario:

CORSI LANCIOTTO

Nome di battaglia:
Luogo di nascita:
Livorno
Appartenenza politica:
Anarchico
Battaglione/Brigata:
Colonna Ascaso (Colonna italiana "Rosselli")
Campo di internamento:
Vernet
Professione:
Facchino, bracciante, pasticcere
Biografia:
Nato il 6/2/1883 a Livorno LI da Giuseppe ed Elettra Fantozzi. Sposato e padre di 5 figli. Ritenuto pericoloso avversario del fascismo, è ripetutamente arrestato e iscritto nell'elenco delle persone da fermare in determinate occasioni. Emigra clandestinamente nel 1923 a Marsiglia, ma è arrestato nel 1924 e consegnato alle autorità italiane per scontare una pena per reati comuni. Il 21/5/1927 è confinato a Ustica e Ponza per 4 anni, liberato condizionalmente il 16/11/1928. Dal dicembre 1930 al gennaio 1931 è incarcerato per violenza a pubblico ufficiale; ammonito nell'aprile 1931 quando espatria nuovamente in Francia a Marsiglia ed è condannato in contumacia a due anni e 4 mesi di reclusione e 20.000 lire di multa. In Francia sconta altri 6 mesi di prigione in data imprecisata, espulso per due volte (una nell'agosto 1934). Nel 1936 si arruola in Spagna nella Colonna italiana e prende parte agli scontri di Monte Pelato, Tardienta, Almudevar e Huesca. Rientra in Francia nel luglio 1938, dal 17/11/1938 è residente ad Alleyras (Haute Loire) con un salvacondotto del Prefetto dei Pirenei Orientali. Il 26/5/1939 è costretto a soggiorno obbligato nel cantone di Cayres mentre la prefettura suggerisce il suo internamento per le sue idee politiche definite "estremiste comuniste" (si dichiara però apertamente anarchico). Arrestato il 16/11/1939 in Haute Savoie come rifugiato politico antifascista (si definisce "libertario e anticomunista") e rinchiuso al Vernet (quartier B, baraque 9) fino al 17/7/1940 quando viene rimpatriato in Italia. Arrestato alla frontiera, sconta le condanne inflittegli nel 1931 a 2 anni di carcere per espatrio clandestino a S. Gimignano e Civitavecchia. A fine pena, nel 1943, è confinato a Ventotene per 5 anni, ma il 25/7/1943 è trasferito nel campo di Renicci Anghiari da cui evade l'8 settembre (secondo altra fonte è liberato da Ventotene nell'agosto 1943). Muore a Livorno il 29/11/1957.
Note:
Fonti:
Basi D., La partecipazione degli antifascisti toscani alla guerra civile di Spagna (1936-1939), relatore Gallerano N., Tesi di laurea non pubblicata, Università degli Studi di Siena, Facoltà di Lettere e Filosofia (Corso di Laurea in Lettere Moderne), A.A. 1993-1994// Isrt (fondo ANPI) // Antifascisti nel Casellario Politico Centrale, a cura di Dal Pont A., ANPPIA, Roma, 1988-1995, 19 voll. // La Spagna nel nostro cuore, 1936-1939. Tre anni di storia da non dimenticare, AICVAS, Milano, 1996 // Lopez A., La Colonna Italiana, Quaderno Aicvas n. 5, Roma, 1985 // Dal Pont A., Carolini S., L’Italia al confino 1926-1943, ANPPIA, La Pietra, 1983 // ACS CPC // Calandrone G., La Spagna brucia, Editori Riuniti, Roma, 1974 // Bucci F., Carolini S., Gregori A. e Piermaria G. "il Rosso", "il Lupo" e "Lillo". Gli antifascisti livornesi nella guerra civile spagnola, La Ginestra, Follonica, 2009 // AA.VV., Dizionario biografico degli anarchici italiani, Volume Primo A-G, BFS Edizioni, Pisa, 2003 // ACS Confino politico // Archive Départementale de l'Ariège (Foix)