Nome del volontario:

DEMI ALDO

Nome di battaglia:
Luogo di nascita:
Piombino (Livorno)
Appartenenza politica:
Anarchico, Comunista
Battaglione/Brigata:
XII Brigata internazionale (Brigata Garibaldi, 4° battaglione, 1° compagnia)
Campo di internamento:
Argeles, S. Cyprien, Gurs, CTE
Professione:
Meccanico
Biografia:
Nato il 3/2/1918 a Piombino LI da Pietro e Adelaide Ventavoli. Di famiglia operaia, si trasferisce a Torino nel 1926 e nel 1934 è assunto presso le Ferriere Fiat. Compie un primo tentativo di raggiungere la Spagna nel settembre 1936, ma è fermato alla frontiera. Ritornato a Torino, è promotore dello sciopero dei "rampinai" della Fiat nel febbraio 1937, viene licenziato e deferito al Tribunale Speciale (le Ferriere Fiat sono militarizzate per la guerra d'Etiopia). Nell'agosto 1937 riesce a emigrare clandestinamente in Svizzera, dove ha contatti a Lugano e a Basilea, e da lì a passare in Francia, dove risiede per alcuni mesi a Parigi entrando in contatto con gli ambienti anarchici. Iscritto in Rubrica di frontiera e nel Bollettino delle ricerche. Entra in Spagna nell'ottobre 1937, transitando da Perpignan; inviato ad Albacete e quindi a Quintanar per il periodo di istruzione, è assegnato alla scuola "dinamiteros" rimanendovi fino alla fine di febbraio 1938. In seguito si arruola nella Brigata Garibaldi (4° battaglione, 1° compagnia) e combatte a Caspe e sull'Ebro, rimanendo ferito alla gamba destra in combattimento a Sierra Cabals nell'agosto-settembre 1938. Ricoverato in ospedale da campo ed evacuato all'ospedale da guerra di Vic nel settembre 1938, è trasferito da qui al campo di smobilitazione di Torellò. Ripara in Francia nel febbraio 1939 ed è internato ad Argeles (dove fa parte del gruppo anarchico "Libertà o morte"), S. Cyprien (nel febbraio), Gurs. Dopo esser stato impiegato in una compagnia di lavoro al fronte nel maggio 1940, passa in Belgio e raggiunge Bruxelles; in seguito, ricercato dalle autorità consolari italiane, si rifugia in Germania ma viene individuato. Qundi, grazie all'aiuto degli ambienti anarchici italiani di Parigi, rientra nuovamente in Francia, dove partecipa alla Resistenza. Rientra in Italia nel 1945 e risiede a Torino. Partecipa al terzo congresso nazionale della Federazione anarchica italiana a Livorno. Nel dopoguerra è riassunto dalle Ferriere Fiat (eletto in commissione interna). Nel 1952 si iscrive al PCI e nel 1953 è licenziato per aver invitato gli operai a partecipare allo sciopero contro la "legge truffa" (da allora dichiara all'Aicvas di operare nel sindacato). Muore a Torino il 28/8/2000.
Note:
L'internamento ad Argeles risulta solo da Bucci
Fonti:
Antifascisti nel Casellario Politico Centrale, a cura di Dal Pont A., ANPPIA, Roma, 1988-1995, 19 voll. // La Spagna nel nostro cuore, 1936-1939. Tre anni di storia da non dimenticare, AICVAS, Milano, 1996 // ACS CPC // Bucci F., Bugiani R., Carolini S., Tozzi A., Gli antifascisti grossetani nella guerra civile spagnola, La Ginestra, Follonica, 2000. // Aicvas // Centro Studi Piero Gobetti, Antifascisti piemontesi e valdostani nella guerra di Spagna, Tipografia Toso, Torino, 1975 // Calandrone G., La Spagna brucia, Editori Riuniti, Roma, 1974 // Bucci F., Carolini S., Gregori A. e Piermaria G. "il Rosso", "il Lupo" e "Lillo". Gli antifascisti livornesi nella guerra civile spagnola, La Ginestra, Follonica, 2009