Nome del volontario:

MARCUCCI VITTORIO

Nome di battaglia:
Luogo di nascita:
Lucca
Appartenenza politica:
Comunista
Battaglione/Brigata:
Colonna Ascaso, XII Brigata internazionale (Brigata Garibaldi, centuria De Rosa)
Campo di internamento:
Argeles, Gurs, Rivesaltes, Vernet
Professione:
Tipografo, disegnatore
Biografia:
Nato a Lucca LU il 19/9/1893. Ha partecipato alla Prima Guerra Mondiale ottenendo la Croce di guerra. Nell'aprile 1925 condannato a 5 mesi e 10 giorni di reclusione e 600 lire di multa per denigrazione del fascismo. Espatriato a fine pena in Francia, arriva a Parigi il 14/9/1925 e qui vive e lavora fino a al settembre 1936, frequentando gli ambienti della concentrazione antifascista (è membro della LIDU). Iscritto in Rubrica di frontiera. Nel 1936-37 è in Spagna nella Colonna Ascaso e in seguito nella Brigata Garibaldi (secondo un informatore della PS nella centuria De Rosa). Resta ferito sull'Ebro. Al rientro in Francia, il 9/2/1939, senza documenti, viene internato ad Argeles e poi a Gurs. Nel settembre 1939 si arruola nella Legione Straniera: incorporato a Fort Vencis a Cailloux sur Fontaine (Bouche du Rhone), è riformato dopo un solo mese per debolezza generale e viene reinviato al campo di Gurs, dove rimane fino al giugno 1940 quando è nuovamente internato ad Argeles, poi a Rivesaltes e ancora a Gurs. Trasferito l'8/4/1943 al campo di Vernet (settore B, anarchici ed estremisti, baracca 22, n. di matricola 10847). Rifiuta il rimpatrio il 26/6/1943 e gli è negata l'autorizzazione a rientrare in Italia dal Console italiano di Tolosa perché privo della carta d'identità. Destinato alla deportazione in Germania il 30/6/1944 al momento della dissoluzione del campo, è inviato verso Dachau col "train fantome" partito da Bordeaux il 9/8/1944. Secondo altra fonte è tradotto in Italia, arrestato e confinato a Ventotene, da dove è prelevato dai nazisti e deportato a Buchenwald. Muore a Buchenwald poco prima della fine della guerra e della liberazione del campo. Ancora nel 1948 la moglie chiede informazioni sulla sua sorte al Prefetto dell'Ariège.
Note:
Fonti:
Isrt (fondo ANPI) // Basi D., La partecipazione degli antifascisti toscani alla guerra civile di Spagna (1936-1939), relatore Gallerano N., Tesi di laurea non pubblicata, Università degli Studi di Siena, Facoltà di Lettere e Filosofia (Corso di Laurea in Lettere Moderne), A.A. 1993-1994// Antifascisti nel Casellario Politico Centrale, a cura di Dal Pont A., ANPPIA, Roma, 1988-1995, 19 voll. // Bucci F., Bugiani R., Carolini S., Tozzi A., Gli antifascisti grossetani nella guerra civile spagnola, La Ginestra, Follonica, 2000. // ACS Min. Int. Dir. Gen. PS Div. Pol. Pol. // Calandrone G., La Spagna brucia, Editori Riuniti, Roma, 1974// La Spagna nel nostro cuore, 1936-1939. Tre anni di storia da non dimenticare, AICVAS, Milano, 1996 //Archive départemental de l'Ariège (Foix) // Archives départementales des Pyrénées Orientales (Perpignan) // Foundation pour la mémoire de la déportation // Ramella P., Francesco Fausto Nitt. L'uomo che beffò Hitler e Mussolini, Aracne, Roma, 2010