Nome del volontario:

MEUCCI CAFIERO LUIGI

Nome di battaglia:
Luogo di nascita:
Portoferraio (Livorno)
Appartenenza politica:
Anarchico
Battaglione/Brigata:
Colonna Ascaso (Colonna italiana "Rosselli")
Campo di internamento:
Gurs
Professione:
Pellettiere
Biografia:
Nato a Portoferraio LI il 10/04/1905 da Alessandro e Luisa Tessieri. Residente a Livorno dal 1919, è attivo dall'immediato dopoguerra. Emigra clandestinamente nel novembre 1923 o 1924 in Francia (ma secondo un suo interrogatorio addirittura nel 1933) e si stabilisce a Lyon poi dal 1926 al 1930 a Nimes (Gard) quindi ad Arles (Bouche du Rhone) e a Strasburgo, dove è presidente della sezione della LIDU. Nel 1934 risiede a Strasburgo, espulso nel settembre 1935, si trasferisce a Basilea, poi in Belgio, quindi nel 1936 di nuovo a Basilea. Viene iscritto in Rubrica di frontiera per propaganda antifascista in Francia e in Svizzera e nel Bollettino delle ricerche nel gennaio 1934. Nell'agosto 1936 è segnalato come combattente antifranchista in Spagna, arruolato nella Colonna Ascaso, combatte a Monte Pelato, Tardienta, Almudevar, Carrascal de Huesca e sul fronte di Aragona. Ferito nel maggio 1937 a Barcellona, rientra in Francia il mese successivo e si stabilisce a Drancy (Seine Saint Denis) ma viene espulso e nel dicembre è clandestino a Parigi e nel luglio 1938 si rifugia a Bruxelles dalla compagna Maria Fornero. Qui è più volte arrestato è rinchiuso nel centro di "difesa sociale" di Merxplaz fino al maggio del 1940, quando è trasferito a Reisvelden e consegnato alla polizia francese. Incarcerato a Pau (dove subisce maltrattamenti), viene trasferito a Gurs fino al settembre 1940, quando viene rilasciato. Torna a Bruxelles ma il 25/2/1941 è arrestato e condannato a 15 mesi di carcere, scontati a Merxplaz fino all'estradizione in Italia.Tradotto in Italia dai tedeschi nel giugno 1942, viene confinato alle Tremiti per 5 anni; qui è fermato per ragioni politiche e condannato a 3 mesi e mezzo di arresto nel marzo 1943, liberato nel settembre 1943. Stabilitosi a Torino nel dopoguerra, vi muore il 18 o il 19/4/1965.
Note:
Fonti:
La Spagna nel nostro cuore, 1936-1939. Tre anni di storia da non dimenticare, AICVAS, Milano, 1996 //Basi D., La partecipazione degli antifascisti toscani alla guerra civile di Spagna (1936-1939), relatore Gallerano N., Tesi di laurea non pubblicata, Università degli Studi di Siena, Facoltà di Lettere e Filosofia (Corso di Laurea in Lettere Moderne), A.A. 1993-1994// Antifascisti nel Casellario Politico Centrale, a cura di Dal Pont A., ANPPIA, Roma, 1988-1995, 19 voll. // Lopez A., Dalla Spagna alla Resistenza in Europa in Italia ai campi di sterminio, Quaderno Aicvas n. 3, Roma, 1983 // Dal Pont A., Carolini S., L’Italia al confino 1926-1943, ANPPIA, La Pietra, 1983 // ACS Min. Int. PS // Calandrone G., La Spagna brucia, Editori Riuniti, Roma, 1974 // ACS CPC // Antifascisti e perseguitati elbani. Fonti per lo studio della repressione politica all'isola d'Elba (1896-1943) a cura di Tognarini I., Ed. dell'Assemblea, Firenze, 2009 // Bucci F., Carolini S., Gregori C. e Piermaria G., "il Rosso", "il Lupo" e "Lillo". Gli antifascisti livornesi nella guerra civile spagnola, La Ginestra, Follonica, 2009 // AA.VV., Dizionario biografico degli anarchici italiani, Volume Secondo H-Z, BFS Edizioni, Pisa, 2003