Nome del volontario:

RABUZZI DINO

Nome di battaglia:
Luogo di nascita:
Livorno
Appartenenza politica:
Comunista
Battaglione/Brigata:
XII Brigata internazionale (Battaglione Garibaldi, 2° batteria Picelli), XII Brigata internazionale (Brigata Garibaldi, 1° battaglione, 2° compagnia), 139° brigata
Campo di internamento:
Argeles, S. Cyprien, Gurs, Vernet
Professione:
Panettiere, marittimo (fuochista della marina mercantile), facchino
Biografia:
Nato il 12/8/1904 a Livorno LI da Adelmo e Amelia Catardi (o Anselmo e Diana Daddolini). Ardito del popolo nel 1921-22, capo cellula dell'organizzazione comunista di Livorno. Arrestato il 13 o il 14/12/1930, è condannato a 4 anni di reclusione (Roma e Parma) dal Tribunale speciale. Liberato per amnistia nel novembre 1932 e diffidato. Nel settembre 1934 espatria clandestinamente in Corsica, ma viene espulso già nel novembre. Iscritto in Rubrica di frontiera. Arriva in Spagna imbarcato sul piroscafo Ciutad de Madrid insieme a Soldaini Giovanni e Aladino Frangini e il 11/11/1936 si arruola nel battaglione Garibaldi (2° batteria Picelli). Combatte a Cerro de los Angeles, Città universitaria, Puerta de Hierro, Pozuelo de Alarcon e partecipa alle azioni di Boadilla, Mirabueno, Majadahonda e Arganda. Resta ferito il 12/2/1937 sul Jarama e viene ricoverato negli ospedali di Madrid, Castillon de la Planas e Benicasim. Rientrato nel battaglione a fine febbraio, combatte a Guadalajara e Casa de Campo. In seguito, con la brigata Garibaldi (1° battaglione, 2° compagnia), è in Aragona nell'aprile 1938. Trasferito successivamente alla 139° brigata, si reca sul fronte dell'Ebro. Si è sposato il 12/6/1937 a Benicasim con Incarnacion Oter Molina, da cui ha un figlio.Nel febbraio 1939 ripara in Francia ed è internato ad Argeles, S. Cyprien (non per tutte le fonti), Gurs e dal 19/5/1940 a Vernet (settore C, reduci di Spagna, baracca 1 poi baracca 48, n. di matricola 1712) in quanto propagandista estremista molto sospetto, che ha manifestato contro l'arruolamento nelle compagnie di lavoro e opposto resistenza contro gli ordini della Garde Mobile al campo di Gurs. Tradotto in Italia l'8/4/1941, viene confinato a Ventotene per 5 anni, liberato nell'agosto 1943. Partigiano in una formazione del CLN in provincia di Pisa o Livorno. Muore a Livorno il 3/4/1998.
Note:
Fonti:
La Spagna nel nostro cuore, 1936-1939. Tre anni di storia da non dimenticare, AICVAS, Milano, 1996 //Aicvas // Basi D., La partecipazione degli antifascisti toscani alla guerra civile di Spagna (1936-1939), relatore Gallerano N., Tesi di laurea non pubblicata, Università degli Studi di Siena, Facoltà di Lettere e Filosofia (Corso di Laurea in Lettere Moderne), A.A. 1993-1994// Antifascisti nel Casellario Politico Centrale, a cura di Dal Pont A., ANPPIA, Roma, 1988-1995, 19 voll. // Calandrone G., La Spagna brucia, Editori Riuniti, Roma, 1974 // Isrt (fondo ANPI) // Lopez A., Dalla Spagna alla Resistenza in Europa in Italia ai campi di sterminio, Quaderno Aicvas n. 3, Roma, 1983 // Lopez A., Il Battaglione Garibaldi, cronologia, Quaderno Aicvas n. 7, Roma, 1990 // Lopez A., L'antifascismo meridionale nella guerra di Spagna. Dalla Spagna al confino, Quaderno AICVAS n.2, Roma, 1982 // Dal Pont A., Carolini S., L’Italia al confino 1926-1943, ANPPIA, La Pietra, 1983 // ACS Min. Int. PS // ACS CPC// Volpato M., Oberdan Chiesa, Comune di Rosignano Marittimo, Cantini/Grafiche, 1983 // Bucci F., Carolini S., Gregori C. e Piermaria G., "il Rosso", "il Lupo" e "Lillo". Gli antifascisti livornesi nella guerra civile spagnola, La Ginestra, Follonica, 2009 // Archive départementale de l'Ariège (Foix)