Nome del volontario:

BRUSCHI ANGIOLO

Nome di battaglia:
Angiolino
Luogo di nascita:
Livorno (Livorno)
Appartenenza politica:
Anarchico
Battaglione/Brigata:
Colonna Ascaso (Colonna italiana "Rosselli"), XII Brigata internazionale (Brigata Garibaldi)
Campo di internamento:
Argeles
Professione:
Pittore
Biografia:
Nato il 3/8/1900 a Livorno LI da Ettore e Romilda Camici. Nel 1915 si trasferisce con la famiglia a Vezzano Ligure (secondo altra fonte a Vado Ligure) dove fa parte del gruppo giovanile comunista. Lasciato il PCI, passa nelle file anarchiche e si abbona alla rivista "Pensiero e volontà". Espatriato nel 1923 (secondo altra fonte nel 1925) in Francia a La Seyne sur mer (Var), dove continua la militanza politica, è espulso il 29/6/1925 per aver protestato il 22/5/1925 contro i fascisti che celebravano a Parigi il decimo anniversario dell'intervento italiano (secondo altra fonte è arrestato nel maggio 1926 per aver protestato contro l'undicesimo anniversario dell'entrata in guerra dell'Italia). Dopo una breve permanenza in Lussemburgo, torna in Francia e viene arrestato per violazione del decreto di espulsione e accompagnato alla frontiera belga il 29/6/1928. Stabilitosi a Bruxelles, viene condannato a 8 giorni di carcere per porto abusivo di arma da fuoco nel gennaio 1932 ed è espulso. Iscritto in Rubrica di frontiera e nel Bollettino delle ricerche. Nel 1936 risiede nella regione di Parigi e prende parte a numerose riunioni anarchiche (per esempio, il 15/3/1936 è alla sala Lavry di Parigi ad ascoltare una conferenza di Carlo Rosselli insieme con Umberto Marzocchi e Italo Ragni). Parte per la Spagna il 31/7/1936 (arriva il 19/8/1936) e combatte a Monte Pelato, Tardienta e Almudevar, arruolato nella colonna italiana, addetto alle salmerie (è poi nella brigata Garibaldi). Ferito nel 1938 in combattimento, viene ricoverato all'ospedale catalano di Vic. Rientrato in Francia dopo la caduta di Barcellona, nel febbraio 1939 è internato in Francia ad Argeles (dove fa parte del gruppo anarchico "Libertà o morte"). Evaso dal campo è arrestato e condannato a 4 mesi e 15 giorni di carcere a Fresnes (Seine) per infrazione del decreto di espulsione del 1928. Rilasciato il 6/9/1939 si rifugia in Africa settentrionale e nell'estate del 1942 cade a Bir-Hakeim combattendo contro i nazisti. Secondo un'altra fonte, partecipa alla lotta di Liberazione in Francia e muore a Parigi l'8/8/1986.
Note:
Fonti:
Basi D., La partecipazione degli antifascisti toscani alla guerra civile di Spagna (1936-1939), relatore Gallerano N., Tesi di laurea non pubblicata, Università degli Studi di Siena, Facoltà di Lettere e Filosofia (Corso di Laurea in Lettere Moderne), A.A. 1993-1994// Isrt (fondo ANPI) // Antifascisti nel Casellario Politico Centrale, a cura di Dal Pont A., ANPPIA, Roma, 1988-1995, 19 voll. // La Spagna nel nostro cuore, 1936-1939. Tre anni di storia da non dimenticare, AICVAS, Milano, 1996 // Lopez A., La Colonna Italiana, Quaderno Aicvas n. 5, Roma, 1985 // ACS CPC // Bucci F., Bugiani R., Carolini S., Tozzi A., Gli antifascisti grossetani nella guerra civile spagnola, La Ginestra, Follonica, 2000. // Calandrone G., La Spagna brucia, Editori Riuniti, Roma, 1974 // Bucci F., Carolini S., Gregori A. e Piermaria G. "il Rosso", "il Lupo" e "Lillo". Gli antifascisti livornesi nella guerra civile spagnola, La Ginestra, Follonica, 2009 // AA.VV., Dizionario biografico degli anarchici italiani, Volume Primo A-G, BFS Edizioni, Pisa, 2003 //